Comunità italiana in Slovenia e Croazia: Tremul rieletto presidente

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Si sono tenute lo scorso 26 giugno le elezioni per il rinnovo del vertice dell’Unione Italiana, l’organizzazione che rappresenta la minoranza autoctona italiana nelle regioni di insediamento storico in Slovenia e Croazia e che difende e promuove l’italofonia e l’italianità come parte integrante dei territori dell’Adriatico orientale. Il verdetto delle urne è stata la vittoria del presidente uscente Maurizio Tremul, sloveno, che resterà dunque a capo dell’Unione per i prossimi 4 anni. Tremul ha ottenuto il 55% delle preferenze, sconfiggendo così Felice Žiža, anch’egli sloveno, di Isola (ma nato a Pola). Žiža lo aveva battuto due volte in un’altra competizione elettorale, quella per il seggio specifico CNI al Parlamento di Lubiana, l’ultima volta lo scorso aprile. La Giunta esecutiva, invece, sarà guidata per altri 4 anni da Marin Corva.

L’affluenza media alle urne è stata del 16%: Visignano il comune con maggiore affluenza con il 51% degli aventi diritto al voto che hanno espresso la propria preferenza, mentre alla Comunità degli Italiani di Fiume non si è andati oltre al 5,36%.

Žiža aveva centrato il proprio messaggio elettorale sulla collaborazione tra diverse istituzioni che rappresentano la minoranza italiana in quelle terre, la Comunità Autogestita della Nazionalità italiana (CAN), l’Unione italiana e i consigli per le minoranze di Slovenia e Croazia.

Io credo nel lavoro di squadra quindi sarà fondamentale per tutta la CNI la firma di un Accordo di collaborazione tra l’UI, la CAN Costiera e i due Consigli per le minoranze. Questi sono organi che lavorano per noi, per salvaguardare i nostri diritti ed è più che logico che si consultino, che trovino una strategia comune e che lavorino insieme, in sinergia, per il bene della Comunità e per rafforzare l’unicità della CNI anche nei rapporti con Roma, Zagabria e Lubiana. Partendo da questa collaborazione, l’UI finalmente potrà e dovrà lavorare per tutelare i diritti acquisiti e colmare la disparità esistente nel rispetto di tali diritti, a partire dalle nostre istituzioni scolastiche, dall’informazione radiotelevisiva, dalla sanità, dal bilinguismo.

Il punto principale del programma elettorale di Maurizio Tremul è stato invece l’unitarietà. Dell’Unione Italiana e della comunità che rappresenta. Ecco un estratto del suo appello al voto:

Accantoniamo inutili divisioni e rilanciamo innanzitutto l’orgoglio di essere italiani, in una Comunità compatta, coesa e in grado di dialogare: diciamo NO ai propositi disgregativi e di frantumazione della nostra unitarietà.
Facciamo politica ai massimi livelli, rafforziamo il ruolo politico dell’UI, la nostra massima organizzazione rappresentativa unitaria. Rendiamo l’UI più vicina ai connazionali: digitalizziamo l’amministrazione, facciamo rete con Scuole, Comunità degli Italiani, Università, Istituzioni CNI e partner del territorio. Nel mio mandato mi impegno a rafforzare le Comunità degli Italiani aprendo posti di lavori per ciascuna Comunità. Reintroduciamo le gite culturali in Italia. Includiamo quanti più giovani nell’UI e nelle CI; abbiamo cura dei nostri anziani; istituiamo un fondo di solidarietà per le persone della terza età.
In un momento di grande difficoltà e incertezza finanziaria, dobbiamo destinare importanti risorse ed energie per l’economia. Urge fondare la Cassa di Risparmio dell’Istria, così come previsto dal Memorandum di Londra del 1954. Favoriamo lo sviluppo della base economica della CNI, sosteniamo gli imprenditori connazionali, con mezzi per lo sviluppo a fondo perduto.
Rafforziamo la struttura finanziaria e professionale del neocostituito Incubatore Creativo d’impresa giovanile “Istria” di Santa Lucia dell’Unione Italiana. Costituiamone due analoghi a Valle e nel Quarnero.
Investiamo risorse per la crescita del Museo digitale Italiano “Istria” dell’UI di Palazzo Gravisi-Buttorai a Capodistria, in grado di creare numerosi posti di lavoro.
Aumentiamo i finanziamenti da parte dell’Italia e dei nostri stati domiciliari, Croazia e in primis Slovenia. Semplifichiamo, snelliamo le procedure e soprattutto velocizziamo i finanziamenti dall’Italia per le nostre Scuole, Istituzioni e Comunità degli Italiani.
Sviluppiamo ulteriormente la tutela dell’Istroveneto e dell’Istrioto, costruendo due Centri di promozione dei due dialetti, uno a Buie e uno nell’Istria meridionale. Facciamo più Cultura.
Rivendichiamo con orgoglio la nostra italianità: facciamo rispettare la nostra storia e le tragedie legate all’esodo, recuperiamo i toponimi originari, promuoviamo il dialogo interculturale e la collaborazione con gli esuli in Italia e le altre Comunità nazionali.

La campagna elettorale ha avuto toni aspri e momenti di tensioni, con riferimenti a non meglio specificate forze che, in Croazia, Slovenia ma anche in Italia, avrebbe lavorato per indebolire l’Unione Italiana.

A breve le elezioni amministrative slovene vedranno nuovi scontri tra i candidati italiani delle due fazioni per un posto nei vari consigli comunali.

La linea di Tremul ha vinto e il presidente uscente è stato confermato per un secondo mandato. Gli facciamo gli auguri di buon lavoro e speriamo che la UI abbia sempre più forza e che possa tutelare e far crescere la Comunità italiana e italofona, e tuteli l’italiano e i dialetti istro-veneti che fanno parte della cultura di una terra bellissima e da sempre multiculturale.

 

 


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