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Si è concluso pochi giorni fa il corso di formazione “EU Italian” per i giovani tra 18 e i 32 anni della CNI, la Comunità nazionale italiana che raccoglie i connazionali autoctoni presenti nei territori di insediamento storico della ex-Jugoslavia. A rappresentare la CNI nelle attuali repubbliche di Slovenia e Croazia è l’Unione italiana.
A parte il nome inglese che stona un po’ (forse un gioco di parole che suona come “You Italian”?), l’iniziativa è molto interessante. EU Italian è un progetto formativo ideato e realizzato dai giovani per i giovani, grazie al contributo del Ministero per gli Affari Esteri e la Cooperazione Internazionale della Repubblica Italiana, per il tramite dell’Unione Italiana. Dopo una prima fase che ha previsto corsi di formazione svolti in loco, la seconda fase ha visto i 35 ragazzi e ragazze andare in trasferta a Roma, dal 26 al 30 settembre.
Nello specifico, tra gli scopi del progetto ci sono: informare i giovani sull’aspetto Istituzionale della CNI in Slovenia e Croazia; presentare ai giovani l’apparato istituzionale italiano che supporta la CNI dall’Italia; formare i giovani per aumentare le loro competenze gestionali; presentare ai giovani il patrimonio culturale italiano su cui si basa la loro lingua e le loro tradizioni. Perseguendo questi obiettivi, gli effetti previsti sui giovani della CNI che parteciperanno al corso di formazione saranno l’aumento della propria consapevolezza della realtà sociale ed Istituzionale nella quale vivono e il risveglio e/o il rafforzamento del loro legame alla Nazione Madre e alla cultura italiana.
Di conseguenza, un tale percorso di formazione risulta cruciale per propriamente formare ed inserire adeguate figure giovanili all’interno delle istituzioni CNI. In questo modo si potrà garantire nel lungo periodo una sostenibilità e adeguata formazione dell’intera Comunità Nazionale Italiana.
Nella lettera motivazionale che i candidati dovevano inviare per essere ammessi al corso, dovevano esporre in poche parole quali fossero secondo loro le problematiche maggiori che la Comunità Nazionale Italiana sta affrontando nonché presentare le loro idee riguardo alle soluzioni per affrontare al meglio tali sfide.
Il presidente della Giunta esecutiva dell’Unione italiana, Marin Corva ha dichiarato: “Si tratta di un’iniziativa innovativa e che vede come obiettivo fondamentale quello di fornire ai ragazzi incontri con personalità politiche ed istituzionali importanti quali deputati e senatori, ma anche con esponenti della realtà imprenditoriale e ovviamente con il mondo degli esuli”. Inizio di un percorso da ripetere nei prossimi anni, per creare, aggiunge Corva, condivisione, scambio di idee e opinioni e avviare, ovviamente, iniziative e progetti comuni. “L’intento dell’Unione italiana è quello dell’inserimento dei giovani nelle strutture minoritarie e il loro coinvolgimento nella nostra realtà ”, spiega il presidente della Giunta UI e aggiunge: “Questa è la seconda fase di un più ampio progetto destinati alle nuove generazioni”. I giovani in trasferta a Roma hanno partecipato nei mesi scorsi a una serie d’incontri, volti a conoscere la realtà del mondo istituzionale della CNI nel suo territorio d’insediamento storico. Con questo viaggio si sono fatte conoscere loro le istituzioni della cosiddetta Madre patria.
“Ci sono ragazzi giovani e meno giovani, tutti con esperienze diverse; ragazzi dell’alta Istria, della bassa Istria, del Quarnero, mancano purtroppo quelli della Dalmazia e della Slavonia”, ricorda Corva assicurando che comunque questa trasferta rappresenta una bella occasione d’incontro e di confronti tra giovani, connazionali che vivono realtà diverse. “Non possiamo paragonare Momiano a Fiume, o Fiume con Pola; ci sono aspetti diversi, ci sono esperienze, luoghi ed età che vanno messe a confronto e in discussione”, conclude il presidente dell’esecutivo UI convinto che la permanenza a Roma sarà occasione di conoscenza e avvicinamento tra i giovani della minoranza italiana.
Tanti gli incontri con esponenti politici italiani, belle le visite alla città, intensi i laboratori che hanno tenuti impegnati i giovani nell’elaborare idee e progetti. L’ultimo giorno, una giuria ha scelto un progetto vincitore: si tratta di un corso di fotografia, pensato per consentire ai giovani sloveni e croati della CNI di apprendere le nozioni di questa arte e di metterne in pratica le tecniche durante visite guidate nella natura e presso le comunità degli italiani sparse sul territorio. Il viaggio è stato documentato anche sui canali sociali dei gruppo Giovani della CNI, come la loro pagina Facebook.
I giovani di Croazia e Slovenia non sono stati i soli a visitare la Penisola per motivi di formazione: anche la Comunità degli italiani del Montenegro ha organizzato un campo estivo in lingua italiana che ha portato ragazzi e ragazze della piccola repubblica in giro per il Sud Italia, fino allo scorso 26 agosto.
Prima tappa a Pompei, visita degli scavi archeologici e città di Pompei. Il campo è stato organizzato dall’Università Popolare Trieste a favore della CI del Montenegro, nell’ambito del progetto ‘’Corsi gratuiti di lingua italiana’’ con i fondi del MAECI 2022/2023. Tra le tappe, oltre Pompei, la Puglia, Matera e Napoli, in compagnia di insegnanti, che alternavano lezioni a momenti di dibattito, divertimento e visite guidate ai monumenti storici di questi luoghi splendidi.
Anche se di più recente formazione rispetto alle sorelle dell’Alto Adriatico, e non associata all’Unione italiana, la Comunità degli italiani del Montenegro è comunque una realtà vivace, situata in un Paese dove gli italiani autoctoni sono appena 500. concentrati soprattutto a Cattaro, ma dove la nostra lingua gode di grande popolarità, come avevamo descritto in un nostro articolo di qualche tempo fa.
Salutiamo con simpatia e ammirazione queste iniziative e plaudiamo alle Comunità e alle istituzioni che le hanno rese possibili, oltre che all’impegno dei giovani e delle giovani che vi hanno preso parte. Le future generazioni devono essere protagoniste fin da oggi, per dare un futuro alla cultura e alla lingua italiana e a ciò che da secoli portano nelle società di questa sponda del mare Adriatico.
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Fonti: LaVoce.hr – Telecapodistria/Koper-TV – Giovani della CNI (FB) – CI Montenegro (FB)
Immagini dai profili sociali pubblici delle comunità degli italiani coinvolte.
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