Siamo sicuri che l’italiano sia così poco parlato in Europa?

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L’inglese è lingua madre di circa 500 milioni di persone nel mondo, che vivono in ogni continente, ed è studiato come lingua straniera da oltre un miliardo di individui. Questo non è certo il caso dell’italiano. Ma non è neanche vero che la nostra lingua sia così poco conosciuta, parlata o studiata.

Le proporzioni sono chiaramente diverse rispetto a lingue come l’inglese, il francese o lo spagnolo, ma si stimano oggi circa 3 milioni di studenti di italiano come lingua straniera. Non è vero che l’italiano sia la quarta lingua più studiata al mondo, come si sente certo dire, ma è certo una tra le più richieste come seconda lingua straniera dopo l’inglese, in particolare in alcuni Paesi sudamericani, africani ed europei.

Nell’Unione europea l’italiano si classifica al secondo posto tra le madrelingue più diffuse, grazie anche all’alto numero di emigrati italiani negli altri paesi: il 18% dei cittadini ha come madrelingua il tedesco, il 13% il francese, il 12% l’italiano. Dati di Eurbarometro. Il grosso problema per la nostra lingua è diventare più attrattiva come lingua straniera studiata: : l’inglese è conosciuto dal 38% dei cittadini europei, il francese e il tedesco dal 14%, l’italiano da appena il 2% della popolazione dell’Unione.12 Lo spagnolo (9%) è parlato molto meno dell’italiano, ma conosciuto tre volte di più da parte di altri cittadini dell’Unione (6%). Probabilmente a causa dell’attrattività rappresentata dalla presenza enorme di ispanofoni nel continente americano.

In Europa ma fuori dalla Ue abbiamo gli altri piccoli stati dove l’italiano è ufficiale, ed è stato curioso assistere di recente a un dialogo pubblico tra politici italofoni madrelingua non italiani.

Nonostante i dati, l’italiano in Europa è presente, e ne abbiamo avuto riprova nei giorni scorsi, quelli della formazione del nuovo governo italiano e della prima visita della presidente Meloni presso le istituzioni europee. Nel video qui sotto vediamo la presidente dell’Europarlamento Roberta Metsola (maltese) parlare in un ottimo italiano.

 

Forse meno noto è che anche il primo ministro croato Andrej Plenkovic parla un italiano quasi perfetto. Eccolo qui sotto mentre si esprimeva sul tema delle dichiarazioni pro-Putin di Silvio Berlusconi:

Plenkovic aveva fatto affidamento sulla propria padronanza della lingua di Dante anche nel colloquio privato con papa Francesco di due anni fa, svoltosi in italiano senza bisogno di interpreti, e certamente gli torna utile anche nel dialogare con la minoranza italofona del proprio Paese, come avvenuto di recente.

Proprio sul suolo croato la lingua italiana è ormai da tempo lingua ufficiale di un incontro giuridico internazionale, come abbiamo raccontato poche settimane fa.

Prima delle elezioni del 25 settembre scorso, le TV italiane avevano raccolto interviste in italiano anche da politici polacchi e ungheresi del partito conservatore europeo.

Se si attraversa l’Adriatico e si arriva in Albania, si trova una popolazione che in larghissima parte comprende e spesso parlaa l’ialiano, come il primo ministro Edi Rama e tanti altri poliici, come si può vedere in questa trasmissione di Radio Radicale.

Rama in particolare scrive e parla in italiano senza difficoltà:

 

L’Italia dovrebbe dunque investire senza troppe remore sulla propria lingua, sul suo uso e nella sua tutela entro i confini nazionali e nel suo insegnamento all’estero, in primo luogo in Europa e nel nord Africa, dove l’Italia è un grande polo attrattivo dal punto di vista formativo, professionale e turistico. Chissà che questa scelta non possa rivelare in futuro altre piacevoli sorprese sul potenziale inespresso della lingua italiana.

 


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