Terracciano (Farnesina): «L’insegnamento dell’italiano sia la priorità degli istituti di cultura»

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Si è conclusa a Napoli la Conferenza dei direttori e delle direttrici degli Istituti Italiani di Cultura nel mondo. Due intensi giorni di lavoro (28-29 luglio) ospitati al Teatro San Carlo finalizzati al confronto sui principali temi della promozione culturale italiana nel mondo attraverso dibattiti, seminari e gruppi di approfondimento. Nella sessione conclusiva dell’evento l’ambasciatore Pasquale Quito Terracciano (Direttore Generale per la Diplomazia Pubblica e Culturale del Maeci) ha spiegato che la conferenza è stata convocata fuori dalla Farnesina per far conoscere a quante più persone la promozione culturale italiana, il lavoro degli Istituti Italiani di Cultura e al tempo stesso ricevere stimoli dai territori. In futuro l’evento verrà ripetuto in altre località. Questa è inoltre la prima conferenza organizzata dalla nuova Direzione Generale della Farnesina per la Diplomazia Pubblica e culturale. Terracciano ha anche ricordato che quest’anno cade il centenario della nascita del primo Istituto Italiano di Cultura, quello di Praga.

«In questa Conferenza si è parlato delle nuove sfide della lingua italiana nel mondo e del rafforzamento dell’offerta formativa all’estero, soprattutto con la creazione delle nuove scuole paritarie, nonché delle potenzialità della promozione integrata per il Made in Italy e più in generale per il turismo italiano – spiega Terracciano – si è parlato ovviamente anche della parte amministrativa e contabile e di come portare avanti le buone prassi, ma anche di risorse finanziarie. Le risorse sono aumentate, ma non sono però mai abbastanza e sono solo un decimo di quelle destinate per esempio dalla Germania alla propria promozione integrata. Ma un passo avanti è stato compiuto perché queste risorse aumentate hanno portato alla stabilizzazione consentendo una maggiore programmazione. Senza contare l’apertura dell’iter di assunzione di cento nuovi addetti culturali».

Terracciano ha sottolineato l’importanza dell’impegno sulla promozione della lingua italiana, «porta d’accesso alla nostra cultura», invitando i direttori a fare dell’insegnamento dell’italiano una priorità per i loro Istituti, insieme alla promozione del sistema educativo italiano «che è di altissima qualità dal punto di vista della didattica, ma anche per i valori che trasmette, è un modello particolarmente inclusivo».
In questo senso l’invito a coinvolgere le scuole: le 7 statali e le 42 paritarie: Terracciano ha annunciato la volontà di incrementare il numero delle scuole paritarie, riconosciute dal Ministero dell’Istruzione con il contributo della Società Dante Alighieri.

Puntare ai giovani, “svecchiare” la relazione tra domanda e offerta, inoltre, è un altro degli obiettivi della rete degli istituti: «la cultura italiana non è solo Opera e Rinascimento», ha rimarcato il direttore dell’Istituto di Melbourne Angelo Gioè, ma parla anche di sfide climatiche e design spaziale. Così come a San Francisco è aperto dal 2021 il primo Italian cultural innovation hub, «il primo esperimento di istituto italiano di cultura che si fonde con un centro di innovazione: portiamo nel cuore della Silicon Valley sia la nostra cultura classica sia quella tecnologica», ha spiegato la direttrice Annamaria Di Giorgio.

(Fonti: Ansa.it – Italiannetwork.it)

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