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Nel giorno in cui si chiude il 2018, ricordiamo che questo è stato l’anno del centenario della Pro Grigioni Italiano, associazione elvetica che si occupa della tutela e la promozione dell’italiano all’interno del Cantone dei Grigioni in Svizzera.
Pur contando solo 23.500 italofoni (12% della popolazione) il Cantone dei Grigioni fa comunque parte della galassia dei territori di lingua italiana, che arricchisce con la sua cultura unica e i suoi splendidi paesaggi, tra cui ricordiamo la ferrovia retica patrimonio dell’umanità UNESCO.
A queste valli appartiene anche un importante record: la trasmissione radiofonica “Voci del Grigioni italiano” è infatti il settimanale d’informazione trasmesso via radio più longevo del mondo, certificato dal Guinness dei Primati. Nato nel 1939 nel clima di resistenza ai totalitarismi che in Svizzera prese il nome di “Difesa spirituale”, è tutt’ora trasmesso dalla RSI.
Nel Cantone dei Grigioni – l’unico trilingue della Svizzera – i parlanti di lingua romancia e italiana si trovano però di fronte a molte difficoltà come l’assenza di servizi in lingua e la forte concorrenza del tedesco, lingua madre del 74% dei grigionesi. In questo senso va ricordato il caso di Bivio, frazione di Surses, in passato a maggioranza di lingua italiana e passato nel 2005 alla lingua tedesca.
Per rispondere a queste difficoltà, già nel 1918 fu fondata a Coira l’associazione Pro Grigioni Italiano (Pgi). Il suo scopo è quello di promuovere la lingua italiana nel Cantone dei Grigioni e nella Confederazione, sostenendo anzitutto l’attività culturale nel Grigionitaliano e difendendo gli interessi della minoranza italofona in Svizzera. La Pgi è organizzata su base federativa: conta 11 sezioni sparse su tutto il territorio nazionale. Le sezioni nel Grigionitaliano (Bregaglia, Moesano e Valposchiavo) e a Coira gestiscono un Centro regionale che si avvale di un collaboratore con un incarico di lavoro a tempo parziale.
“La Pgi esiste perché alla minoranza italofona grigione, ancor oggi, non sono garantiti tutti quei servizi – comunemente si parlerebbe di servizio pubblico – che per gli altri cittadini costituiscono dei diritti acquisiti”
Giuseppe Falbo, segretario generale della Pro Grigioni Italiano.
L’attività della Pgi è suddivisa in tre principali campi di attività: l’animazione culturale, le pubblicazioni e le consulenze, che comprendono tutti gli interventi del Sodalizio in favore della lingua e della cultura italiana indirizzati prevalentemente a istituzioni pubbliche. La Pgi è infine la rappresentante del Grigionitaliano presso il Consiglio d’Europa per le questioni legate alla lingua. Il Sodalizio rappresenta dunque la minoranza grigionitaliana a tutti i livelli istituzionali.
La Pgi sostiene la propria attività principalmente grazie agli aiuti finanziari della Confederazione e del Cantone, con le quote sociali dei soci e con la vendita delle proprie pubblicazioni, nonché con diversi sponsor. Pilastro portante del Sodalizio è l’apporto dei volontari: si calcola che le prestazioni proprie del volontariato abbiano un controvalore di ca. 250’000 Franchi all’anno!
In questo 2018, da maggio fino all’autunno, l’associazione ha festeggiato il primo secolo di vita con un ricco programma di eventi.
Tra le battaglie più recenti dell’associazione, pochi mesi fa, quella per il NO al referendum su una sola lingua straniera nelle scuole del cantone, che avrebbe segnato di fatto la fine dell’insegnamento diffuso della lingua italiana ai ragazzi grigionesi. Una battaglia vinta.
La storia del Grigioni Italiano appartiene a tutta la comunità italofona ed è perciò importante sostenere il lavoro della Pro Grigioni Italiano.
Per chiudere, un breve video realizzato dal nostro collaboratore Roberto Albano De Rosa, che racconta in breve la storia e le prospettive di questa preziosa associazione:
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Ringraziamo per la collaborazione alla stesura dell’articolo Patrick Rossi e Roberto Albano De Rosa.
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