Rinnovato il Programma Illiria per l’insegnamento dell’italiano in Albania

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Il 18 maggio scorso a Tirana, Albania, presso la sede dell’ambasciata italiana, la Ministra albanese dell’Istruzione, dello Sport e della Gioventù, Evis Kushi, la Ministra dell’Economia e delle Finanze, Anila Denaj, e l’Ambasciatore d’Italia, Fabrizio Bucci, hanno firmato il nuovo Memorandum d’Intesa sul Programma “Illiria” al fine di rafforzare la promozione dell’insegnamento della lingua italiana, come prima lingua straniera, nel sistema scolastico albanese. Il programma, avviato nell’anno scolastico 2006-07 nelle scuole dell’obbligo, elementari e medie inferiori e negli istituti secondari superiori, sviluppa un’innovazione formativa che,  inserisce nuove opportunità didattiche, con l’introduzione dell’insegnamento della lingua italiana come prima lingua a partire dalla classe III. Nell’anno scolastico 2009-2010 il numero complessivo era di 19.839 studenti che negli anni è aumentato fino a raggiungere nell’anno scolastico 2018-19 circa 74.000 unità.

Con questa nuova intesa, l’Albania  rinnova per la terza volta il suo impegno di favorire la diffusione dell’insegnamento dell’italiano a livello pre-universitario. L’Italia, dal canto suo, continuerà a sostenere lo sviluppo dell’insegnamento dell’italiano con l’erogazione di contributi a favore dei docenti albanesi d’italiano e con materiale didattico per le biblioteche ed i laboratori delle scuole “Illiria”.

Questo Memorandum prevede inoltre il coinvolgimento delle scuole tecnico-professionali locali con moduli in lingua italiana di discipline non linguistiche, anche in considerazione della ramificata presenza di imprese italiane in Albania e della conseguente necessità di reperimento di risorse umane qualificate in loco.

In occasione della firma, l’Ambasciatore ha dichiarato che: “oggi è un grande giorno perché si rinnova, per la terza volta, il protocollo del programma Illiria, uno strumento fondamentale che disciplina l’insegnamento dell’italiano nelle scuole albanesi. La lingua italiana è stato uno strumento importante per generazioni di albanesi per aprire una finestra sul mondo. Grazie al Programma Illiria nel corso degli anni sono stati formati non solo i giovani albanesi, ma anche i docenti di italiano. Il nostro obiettivo è quello di potenziare l’insegnamento della lingua italiana in Albania, portando quindi l’italiano nelle scuole professionali albanesi, perché l’italiano deve essere uno strumento utile che consenta, ai giovani ragazzi albanesi che si diplomano nelle varie discipline professionali, di trovare lavoro. L’Italia rimane il primo partner commerciale dell’Albania e un terzo degli scambi dell’Albania avviene con il nostro Paese, ci sono quasi 3 mila aziende italiane che lavorano in Albania dando lavoro a decine di migliaia di persone. Anche e soprattutto per questo l’italiano è importante”.

La Ministra Kushi ha inoltre ricordato che “questo è uno degli accordi più importanti su cui si basa la collaborazione nel settore dell’istruzione pre-universitaria tra l’Albania e l’Italia.”

L’italiano resta tuttora la lingua straniera più diffusa in Albania: lo parla, anche se con diversi livelli di conoscenza, quasi il 50% della popolazione. Interessante è anche il dato sull’uso di Wikipedia in lingua italiana in Albania. Sebbene la sua conoscenza sia inferiore nelle giovani generazioni rispetto a vent’anni fa, nella nuova Albania, candidata all’Unione Europea, migliaia di studenti, alla fine della carriera scolastica, cercano le borse di studio per le migliori università italiane. Nell’anno scolastico 2017-2018, con l’appoggio della Società Dante Alighieri di Roma, è stata aperta una scuola elementare di lingua italiana, la Scuola Italiana di Tirana, che offre tutto il ciclo di scuola primaria in lingua italiana e con insegnanti italiani. I legami tra Albania e Italia sono solidi e sinceri. Nel marzo 2020, periodo cupo della pandemia in Italia, giunsero in soccorso un gruppo di medici albanesi inviati dal governo in segno di solidarietà e amicizia.

L’italiano è diventato inoltre un nuovo ponte per tutta la realtà emergente nei Balcani dove sempre più numerose le industrie italiane delocalizzano o creano nuove opportunità di lavoro. Anche in Albania si sono moltiplicati i corsi di italiano per un uso pragmatico e settoriale, di cui i call center sono forse l’espressione più riconoscibile e immediatamente verificabile. Per mantenere la conoscenza della lingua italiana è quindi necessario ampliare la gamma dei programmi, investire sui vari aspetti culturali che la lingua italiana può promuovere nelle scuole, moltiplicando tutti i fattori che concorrono all’uso della lingua in contesti autentici e applicativi, perché si lavora con l’italiano nell’industria energetica, nel tessile, nel settore alimentare, meccanico, tecnologico e soprattutto agricolo.

In questo senso il coinvolgimento delle scuole professionali nel Programma Illiria è un passo importante nella giusta direzione.

Copertina: foto di Ambasciata d’Italia a Tirana
Fonti: Ambasciata d’ItaliaAISELucia Cucciarelli @UNIMI


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