Né in inglese né in spagnolo: per Kessie serve l’italiano

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Qualche giorno fa l’ex giocatore del Milan Franck Kessie, trasferitosi al Barcellona, è stato presentato alla stampa dal club blaugrana. Prima le immancabili foto di rito, poi la firma sul contratto con sorrisi a trentadue denti, quindi qualche palleggio per le esigenze dei fotografi. Quando però è stato il momento di incontrare il nuovo tecnico Xavi e passare dai rituali alle parole ecco l’intoppo. Kessie non parla lo spagnolo e Xavi, evidentemente, non conosce il francese. Per cui dopo il primo approccio, nel quale è stato utile anche il linguaggio dei segni, la scelta è caduta sull’italiano, lingua conosciuta sia dal tecnico catalano sia dal calciatore. Una volta tanto, dunque, l’idioma di Dante è stato scelto come lingua di lavoro nel corso di un simpatico siparietto.

Appena arrivato, Kessie è stato accolto da Xavi in inglese. Poi, lo stesso tecnico ha provato a parlare in spagnolo chiedendogli come se la cavasse. Una volta comprese le difficoltà, gli ha detto: «E con l’italiano? Parliamo italiano».

Un gesto di vera disponibilità da parte dell’allenatore dei catalani nei confronti di Kessie che ora, però, dovrà imparare in fretta il catalano, in primis, e poi lo spagnolo. Non a caso in Catalogna la tutela e la valorizzazione della lingua della Comunità autonoma è un tema molto sentito. Fino a qualche anno fa i calciatori acquistati dal Barcellona avevano l’obbligo contrattuale di imparare il catalano.

(Fonti: Itasportpress – foto: Fc Barcellona)

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