Giappone e Cina affascinate dalla lingua italiana

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La lingua italiana continua ad affascinare Giappone e Cina, colossi d’Oriente, segno di un potere d’attrazione che non conosce crisi. Nei giorni scorsi una troupe della televisione nazionale giapponese ha fatto tappa a Faenza per registrare una puntata della serie “L’italiano che affascina”, dedicata all’idioma di Dante, una delle lingue insegnate nelle scuole del paese del Sol Levante.
Faenza, storicamente nota per la produzione di ceramica artistica, è stata scelta tra le città nelle quali girare la puntata a seguito dei contatti tra la ceramista e scrittrice Miho Okai e l’assessora al Turismo Federica Rosetti, che si è attivata per organizzare le riprese in alcuni luoghi della città. Tra gli attori protagonisti delle scene faentine anche Cleo Ciammei e Matilde Visani, coinvolte dall’associazione culturale Fatti d’Arte e Lorenzo Santandrea, figlio di Miho Okai, non nuovo a piccole interpretazioni televisive.
“L’italiano che affascina” è una trasmissione dedicata all’utilizzo pratico della lingua italiana in alcune situazioni-tipo e la messa in onda dovrebbe avvenire sul canale nipponico nel mese di aprile.

Intanto in Cina, in occasione della 73a edizione del Festival di Sanremo, l’Istituto Italiano di Cultura di Pechino ha organizzato un concorso canoro per promuovere la canzone e la lingua italiana. L’iniziativa è rivolta a cantanti non professionisti e consisterà nell’esecuzione, in lingua italiana, di una delle canzoni che hanno partecipato alle precedenti 72 edizioni del Festival di Sanremo. Il vincitore riceverà un biglietto aereo per l’Italia. Saranno premiati i primi tre classificati. L’esibizione sarà possibile sia singolarmente sia in duetto. La gara si articolerà in due fasi: quella eliminatoria e quella finale. La serata finale a cui accederanno 12 cantanti si svolgerà a Pechino, probabilmente venerdì 17 febbraio 2023, presso l’Auditorium dell’IIC e l’esibizione verrà accompagnata da un’orchestra musicale dal vivo. L’iniziativa dell’istituto di Cultura nasce dal fatto che in Cina la passione per la canzone italiana sta prendendo piede negli ultimi anni. E per tornare in Giappone,  Sanremo è gemellata con la città giapponese di Atami.

Fonti: Ravennawebtv.it – Ansa)

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