Ultimi giorni per firmare la legge per l'italiano prima dell'invio al governo!

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Dopo anni di attesa e diversi tentativi, forse questa legislatura segnerà l’introduzione dell’italiano nella Costituzione della Repubblica. La maggioranza sembra coesa su questo punto, e il responsabile cultura del primo partito del governo, Federico Mollicone, si è detto fiducioso che il risultato possa essere raggiunto in pochi mesi.

Non solo. Ha detto che è allo studio anche una legge ordinaria che dia impulso alle istituzioni che sostengono, difendono e promuovono la lingua italiana, in Italia e nel mondo: Accademia della Crusca, Treccani, Società Dante Alighieri.

Noi di Italofonia sosteniamo da sempre la necessità di una legge per l’italiano, base di una politica linguistica equilibrata e aperta, ma che metta al centro la nostra lingua. Contro l’abuso di anglicismi che l’ha resa una lingua poco vitale, quasi sterile, e contro una politica che l’ha svilita e limitata sempre di più.

Dopo le dichiarazioni di Giorgia Meloni e Mollicone, il momento sembra favorevole come non lo è mai stato.

Abbiamo dunque deciso di chiudere la raccolta firme a sostegno della nostra proposta di legge del 2021 e di inviare le firme al governo e a figure chiave del parlamento, corredate da un libro bianco che illustra perché riteniamo indispensabile e proficua una politica linguistica per l’italiano e a un rapporto che approfondisce il tema dell’anglicizzazione della nostra lingua, redatto da Antonio Zoppetti e corredato di dati e grafici.

Lo scopo ora non è tanto far discutere la nostra proposta, ma fare in modo che il governo elabori una legge il più possibile completa, in favore della nostra lingua. Per non limitarne l’uso nel mondo dell’alta formazione, della ricerca scientifica e tecnologica, per mantenerla viva e al passo coi tempi.