Bella Ciao, un canto italiano divenuto simbolo internazionale di lotta per la libertà

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Oggi 25 aprile in Italia si celebra la Festa della Liberazione, che ricorda la fine dell’occupazione nazista seguita alla resa del Paese durante la seconda guerra mondiale. Una delle canzoni che più ricorrono nelle manifestazioni di questa giornata è “Bella Ciao”. Il canto viene associato alla lotta dei Partigiani (i gruppi di resistenti italiani che si opponevano agli occupanti nazisti e ai reparti dell’esercito italiano che rifiutavano la resa) anche se gli storici hanno sollevato dubbi sul fatto che l’abbiano realmente cantato. Viene tradizionalmente associato ai partiti politici di Sinistra, in particolare al Partito comunista italiano, ma il suo testo non contiene riferimenti all’ideologia comunista o a parti politiche, tanto che fu addirittura intonato a conclusione del congresso del partito cattolico della Democrazia cristiana nel 1976.

Le sue parole in italiano sono state rese celebri in tutto il mondo in epoca recentissima dalla nota serie Netflix “La casa di carta” (La casa de papel), contribuendo a diffonderle – insieme alla melodia – a ogni latitudine:

Il canto è diventato simbolo di lotta come l’oppressione in diversi Paesi, divenendo l’inno della resistenza universale cantata in Turchia, in Iraq, in Cile e, ancor più recentemente, in Ucraina, distrutta a causa dell’invasione russa. In alcuni casi con il testo tradotto o completamente reinventato in lingua locale:

 

Volete conoscere di più sulle origini di Bella Ciao? Leggete l’articolo degli amici di Italiani.it

Vi lasciamo con le parole originale di questo canto, in cui l’italiano diventa lingua universale di valori di libertà contro ogni oppressione:

O bella ciao, bella ciao, bella ciao ciao ciao
Una mattina mi sono alzato
E ho trovato l’invasor
O partigiano portami via
O bella ciao, bella ciao, bella ciao ciao ciao
O partigiano portami via
Che mi sento di morir, ir, ir-
O partigiano
Morir, ir, ir
Morir-ir
Morir-ir
O bella ciao, bella ciao, bella ciao ciao ciao
O partigiano, giano -ir
O partigiano, giano -ir
Morir, Morir
Bella ciao, bella ciao, bella ciao ciao ciao
O partigiano
O bella ciao, bella ciao, bella ciao ciao ciao
E se muoio da partigiano
Tu mi devi seppellir
E seppellire lassù in montagna
O bella ciao, bella ciao, bella ciao ciao ciao
E seppellire lassù in montagna
Sotto l’ombra di un bel fior, fior, fior
O partigiano
-Ir, morir, morir, morir
Bella ciao, bella ciao, bella ciao ciao ciao
O partigiano, giano -ir
O partigiano, giano -ir
Bella ciao, bella ciao, bella ciao ciao ciao

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