Pagano, Era Onlus: «Basta con il trilinguismo nella Ue. Comunicati stampa anche in italiano»

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Giorgio Kadmo Pagano è da sempre un acceso sostenitore della lingua italiana. È giornalista, pittore, scultore e architetto. Lavora per Radio Radicale per la quale conduce il programma “Translimen!” Nel 1989 decide di accogliere l’invito di Giordano Falzoni, artista dagli esordi surrealisti conosciuto alla galleria L’Attico di Fabio Sargentini e tra i fondatori della Esperanto Radikala Asocio, a candidarsi al ruolo di segretario di quell’associazione, oggi costituente del Partito Radicale Nonviolento, transnazionale e transpartito. Dal 2005 è impegnato affinché l’arte, la lingua e la cultura italiana non scompaiano opponendosi alla “colonizzazione culturale” attuata attraverso la lingua inglese. Nel 2017 ha scritto l’interessante saggio “Come divenire la super potenza culturale che si è” riferirendosi all’immenso patrimonio italiano. E’ particolarmente critico rispetto all’adozione, di fatto, del trilinguismo in seno all’Unione europea che ne viola uno dei pilastri fondanti.

Di recente ha scritto ad Honor Mahony, responsabile del Mediatore europeo per i media e i rapporti con i mezzi di comunicazione per chiedere che i comunicati stampa siano pubblicati anche in lingua italiana e non soltanto, come avviene ormai da anni, solo in inglese, francese e tedesco.

«Mi sono deciso a scrivervi perché continuo a vedere pubblicati comunicati stampa sempre e solo in inglese, o tedesco e francese, ma mai in italiano. Ciò non solo ci farebbe molto comodo (senza dover passare per la traduzione della nostra redazione) ma, soprattutto, perché ciò continuando a fare dopo l’uscita della Gran Bretagna, il Mediatore sta negando non solo i Trattati – che pongono il multilinguismo tra i pilastri dell’UE – ma, addirittura, una regola fondamentale della democrazia, di qualsiasi democrazia: quella dei numeri. Oggi la terza lingua più parlata dell’Unione europea – sottolinea con orgoglio Pagano – è l’italiano e non l’inglese. Pur volendola considerare seconda lingua ufficiale d’irlandesi e maltesi, la lingua inglese ha persino meno parlanti dello slovacco ed è al 17mo posto tra le lingue dei Paesi dell’UE. Vorrei pertanto chiedervi formalmente, visto che usate il trilinguismo, di farlo nel rispetto del multilinguismo e, soprattutto, dei numeri. Numeri – conclude – che vedono l’italiano come terza lingua dell’Unione europea». Italofonia seguirà la vicenda.

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