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Sul sito della Comunità Radiotelevisiva Italofona è disponibile il volume curato dall’Ufficio Studi della Rai (Radiotelevisione italiana) dal titolo “L’Italiano. Lingua internazionale della cultura”.
Nel libro, la lingua italiana è raccontata come contenitore e contenuto della cultura, veicolo e testimone di una tradizione capace di influenzare ben oltre i confini geografici dell’Italia. La pubblicazione, che fa parte de “I Quaderni” di Rai Ufficio Studi, raccoglie i contributi di autorevoli esperti sui diversi aspetti dell’italiano quale lingua internazionale della cultura.
La Comunità Radiotelevisiva Italofona e l’italiano nell’offerta delle emittenti radiotelevisive per italofoni all’estero è l’oggetto dei contributi che chiudono il volume: “La lingua italiana nell’offerta radiotelevisiva internazionale. L’esperienza della CRI” e “Diario di bordo. La CRI al tempo dell’Intelligenza Artificiale”, il primo firmato da Remigio Ratti, docente di economia regionale all’Università di Friburgo e il secondo da Maria du Bessé e Mario Timbal, rispettivamente Segretaria Generale e Presidente della CRI.
“Il DNA della nostra azienda è informare, intrattenere ed educare”, ha spiegato Francesco Giorgino, direttore dell’Ufficio Studi Rai. “La funzione pedagogica non deve fare paura, non dobbiamo disperdere l’approccio di quel valore culturale nel senso più ampio del termine. Nell’ambito di questa progettualità la dimensione su quanto Rai è capace di creare valore intorno alla categoria dell’identità inclusiva è determinante perché creare i presupposti per una identità inclusiva significa continuare a muoverci lungo la traiettoria della inclusione sociale, del superamento delle differenze linguistiche, del superamento del contrasto alle disuguaglianze sociali, economiche e culturali. Ma al tempo stesso è utile che Rai continui a lavorare sul piano dell’identità esclusiva. Come dice Erikson, classico studioso dell’identità: l’identità inclusiva determina il senso di appartenenza, invece l’identità esclusiva la conoscibilità di un paese, di una comunità, di un sistema di valori, ma soprattutto la riconoscibilità dei segni che contraddistinguono la cultura e la rendono unica, sul presupposto di un orgoglio che spesso noi italiani non abbiamo del nostro paese e della nostra cultura”.
Potete leggere il libro in formato pdf a questo indirizzo.
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