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È la prima grammatica descrittiva della LIS, lingua italiana dei segni, ma per ora è disponibile solo in lingua inglese. Questo perché l’opera è uno dei risultati del progetto europe Horizon 2020 “SIGN-HUB”, della durata di 4 anni, cui ha partecipato il gruppo di ricerca del Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali Comparati dell’Università Ca’ Foscari Venezia. Tutte le grammatiche partecipanti sono state pubblicate dapprima in inglese. Le due curatrici, però, pare stiano già lavorando alla traduzione in italiano della grammatica, in modo che possa essere maggiormente fruibile dalla comunità Sorda e udente italiana.
Come sappiamo, non esiste un’unica lingua universale dei segni. L’eterogeneità delle lingue dei segni presenta le stesse caratteristiche di quella delle lingue vocali. Generalmente, come le lingue vocali, le lingue dei segni variano in base al Paese in cui vengono utilizzate: in Italia c’è la lingua dei segni italiana (LIS), in Francia c’è la lingua dei segni francese (LSF), negli Stati Uniti c’è la lingua dei segni americana (ASL) e così via. Oppure possono esserci più lingue dei segni in uno stesso territorio: in Spagna, per esempio, è presente sia la lingua dei segni catalana (LSC) che la lingua dei segni spagnola (LSE). La grande variabilità delle lingue è spesso dovuta alle differenze culturali. Nelle lingue dei segni questo è molto evidente. ad esempio nella lingua dei segni italiana non sono presenti segni che utilizzano come configurazione della mano l’estensione del dito medio in quanto culturalmente richiama un gesto offensivo. Tuttavia, questa configurazione viene utilizzata in altre lingue dei segni in quanto la cultura dei paesi in cui vengono utilizzate non codifica quel gesto come volgare.
A Grammar of Italian Sign Language (LIS), a cura di Chiara Branchini e Lara Mantovan, è il primo volume della nuova collana Lingue dei segni e sordità (LISS) delle Edizioni Ca’ Foscari, diretta da Anna Cardinaletti (Università Ca’ Foscari Venezia) e da Sabina Fontana (Università di Catania). L’opera, disponibile gratuitamente in formato digitale a questo indirizzo, si compone di oltre 800 pagine corredate da 1.541 video, 712 immagini e 2.367 esempi in grado di rispettare la natura visiva della lingua e che contribuirà a diffondere la conoscenza della lingua dei segni italiana all’interno della comunità udente. Il lavoro descrive fenomeni linguistici mai descritti prima e riformula in un linguaggio accessibile anche a non linguisti proprietà grammaticali pubblicate fino ad oggi solo su riviste specializzate o trasmesse per tradizione orale.
La grammatica si compone di sei parti: la parte prima descrive il retroterra storico e sociale entro il quale la lingua dei segni italiana si è sviluppata, le altre parti descrivono le proprietà principali di fonologia, lessico, morfologia, sintassi e pragmatica, e il formato elettronico permette di mostrare immediatamente tramite video anche le espressioni facciali che rendono ad esempio le frasi esclamative o imperative.
Per la realizzazione della grammatica ci si è avvalsi anche del contributo prezioso di 7 collaboratori sordi che si sono resi disponibili per la raccolta dei dati e la registrazione degli esempi in video e immagini. Un lavoro importante che speriamo venga presto reso disponibile anche in lingua italiana e che contribuisca a una maggiore conoscenza di questo linguaggio da parte di tutta la comunità udente italofona.
Copertina: Foto di Darelle da Pixabay
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