Gli Stati Generali della lingua italiana e l’annuncio di una Comunità italofona globale

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Mercoledì 16 aprile 2025, dalle ore 9.00 alle 12:00, si sono tenuti presso l’Auditorium del Museo nazionale delle arti del XXI secolo di Roma, MAXXI, gli Stati Generali della lingua italiana nel mondo, principale appuntamento dedicato alla promozione della lingua italiana nel mondo. Cominciato nel 2014, nel 2016 raggiunse due giornate di durata con gruppi di lavoro composti da docenti e presenze da tutto il mondo. Nel 2021 scadde in una parata imbarazzante e zeppa di anglicismi. Quest’anno eccola ridotta a sole due ore di durata, ma con una novità potenzialmente importante, anticipata nei mesi scorsi dal ministro degli esteri italiano. Ma andiamo con ordine.

In apertura dei lavori è stato letto il messaggio del Signor Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, cui è seguita l’inaugurazione dell’evento da parte del Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, On. Antonio Tajani. Sono poi intervenuti il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, il Ministro della Cultura, Alessandro Giuli, e il Presidente della Società Dante Alighieri, Andrea Riccardi.

L’evento è stato arricchito dalle testimonianze delle scrittrici Edith Bruck, scrittrice e poetessa ungherese naturalizzata italiana e testimone della Shoah, e Jhumpa Lahiri, scrittrice statunitense che, per scelta e amore verso la nostra lingua, ha adottato l’italiano come lingua nella quale scrivere le proprie opere. Sono inoltre intervenuti rappresentanti del mondo dell’accademia, dell’impresa, della società civile, e si sono ascoltate le voci degli studenti del Collegio del Mondo Unito di Duino, che hanno condiviso riflessioni sul valore dell’italiano quale lingua di pace e dialogo tra i popoli.

L’evento si è concluso alle ore 11:30 con l’intervento della Sottosegretaria di Stato agli Affari Esteri e alla Cooperazione Internazionale, Maria Tripodi, che ha proclamato l’adozione della Dichiarazione conclusiva degli Stati Generali della Lingua Italiana nel mondo 2025.

Organizzato su impulso dell’On. Ministro Antonio Tajani, l’evento ha rappresentato un fondamentale momento di riflessione tra le istituzioni e la società civile, in vista della costituzione di una “Comunità dell’italofonia” in occasione della Conferenza Internazionale dell’Italofonia prevista per il prossimo autunno.

Questa è stata la vera notizia dell’evento, approfondita nella dichiarazione finale della giornata, di cui riportiamo di seguito il testo integrale:

Consapevoli che la lingua, presupposto essenziale per il dialogo tra le culture e tra i popoli, è un prezioso strumento a servizio della costruzione e del mantenimento della pace, della prevenzione dei conflitti e della cooperazione tra gli Stati e tra le comunità di persone;
Considerando che l’italiano, per storia e per vocazione, è lingua privilegiata di dialogo, creatività e scambio, in grado di costruire ponti fra i popoli a sostegno di una visione dei rapporti internazionali fondata sul rispetto, sulla libertà, sulla tutela dei diritti umani e sulla cooperazione multilaterale:
Considerando che l’italiano, lingua di bellezza, cultura e scienza, ha fornito un contributo conoscitivo inestimabile al patrimonio letterario, artistico e musicale mondiale e al progresso scientifico dell’umanità;
Considerando che l’italiano, coniugando tradizione e innovazione, sapere umanistico e conoscenza scientifica, arte e industria, si fa portavoce di una contemporaneità che, sulla solidità delle proprie radici storiche e culturali, è proiettata verso il futuro;
Considerando che la lingua italiana è patrimonio di una comunità di territori, popoli e culture, che vedono in essa un elemento della propria identità e dei propri valori;
Riconoscendo il ruolo delle comunità di italo-discendenti, delle diaspore in Italia, degli italiani all’estero e di tutti gli italofili per la diffusione nel mondo della lingua italiana e la trasmissione della sua identità:
Riconoscendo il valore aggiunto di una rete di coordinamento e scambio tra Stati, popoli, soggetti privati, enti pubblici e persone – ed in particolare i giovani – uniti dalla conoscenza e dalla passione per la lingua italiana;
Coscienti che la funzione della lingua italiana quale motore di relazioni commerciali e vettore per l’internazionalizzazione delle imprese possa contribuire a rafforzare il partenariato economico tra le entità italofone e alimentare crescita e innovazione condivisa;
Consapevoli che l’interesse comune per l’Italofonia possa contribuire a promuovere le relazioni culturali, educative, accademiche e scientifiche tra Stati e società civili:
Riconoscendo il contributo che la diffusione della lingua italiana può offrire alla tutela del pluralismo linguistico quale elemento essenziale per la salvaguardia del patrimonio culturale universale e il
dialogo tra i popoli;
Sottolineando l’importanza di rafforzare la comunicazione pubblica in lingua italiana anche nello spazio digitale, come contributo alla diffusione di una informazione plurale, affidabile, libera da manipolazioni e discorsi d’odio;
Consci del ruolo dell’italiano nel mondo in quanto lingua di inclusione e civiltà, veicolo dei principi di solidarietà e strumento di dialogo tra culture, fedi e religioni diverse;

AUSPICHIAMO

l’istituzione di una Comunità dell’Italofonia formata da Stati e rappresentanze della società civile unite dall’interesse e dalla passione per la lingua italiana, che abbia tra le sue finalità: la promozione del dialogo politico e della cooperazione internazionale; la promozione degli scambi e dei legami tra le società civili e le persone italofone; lo sviluppo delle relazioni culturali, economiche, scientifiche e accademiche tra i suoi membri.

INVITIAMO

a tutelare in ogni modo la lingua italiana, ampliandone ove possibile gli ambiti di utilizzo a livello internazionale così come nello spazio digitale.

COMPOSIZIONE

A tal fine, auspichiamo che la Comunità dell’Italofonia possa fondarsi sulla piena condivisione di obiettivi e modalità operative da parte dei suoi membri. Essa rappresenterebbe uno spazio di condivisione e promozione di iniziative volontarie, di scambio di contenuti e di arricchimento reciproco, senza generare obblighi per le parti coinvolte.
Invitiamo le Parti a considerare la creazione di un Segretariato della Comunità dell’Italofonia, che ne guidi l’operato, e la realizzazione di una Conferenza di Stati, persone, soggetti, Istituzioni e Associazioni che, su base biennale, quale piattaforma di dialogo politico, possa definirne le linee strategiche, definirne gli strumenti e discutere delle tematiche specifiche che dovessero essere poste alla sua attenzione.
Il Segretariato della Comunità dell’Italofonia riceverebbe impulso, nella sua attività di gestione, dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e dalla Società Dante Alighiert.
In tale schema, tutti i membri della Comunità sono parte di una piattaforma digitale che assicura la formazione di una rete di contatti e scambi, così come l’accesso e la condivisione di un ampio ventaglio di contributi che valorizzi in primis i circuiti già attivi, e il materiale e le esperienze già disponibili sul piano della promozione della lingua.
Ogni Stato e/o entità membro della Comunità dell’Italofonia nomina un referente responsabile di monitorare le iniziative di interesse e può a sua volta costituire e/o partecipare a reti più ristrette su base settoriale o tematica.

MANDATO

Per raggiungere le finalità sopra indicate, invitiamo i futuri membri della Comunità dell’Italofonia a valutare le seguenti azioni e aree di intervento, quale punto di partenza per un’azione che preveda e includa successivi e ulteriori orizzonti di collaborazione:
• Creazione di una rete tra gli amanti della lingua italiana, che dia un adeguato spazio anche alle comunità di italiani residenti all’estero, e che sia in grado di valorizzare le risorse e le specificità di ogni singola comunità dell’Italofonia;
• Rafforzamento e promozione dell’insegnamento della lingua italiana in ogni contesto formativo, con particolare riguardo ai percorsi educativi per fini professionali, e della formazione dei docenti, anche tramite il ricorso all’Intelligenza Artificiale;
• Valorizzazione e consolidamento dei Dipartimenti e delle cattedre di italianistica e dei
Centri linguistici di lingua italiana nei contesti formativi superiori all’interno di un sistema di collaborazione tra tutte le componenti coinvolte;
• Rafforzamento della collaborazione accademica e della mobilità di studenti, docenti e ricercatori, anche mediante la predisposizione di corsi di laurea congiunti in lingua italiana, l’offerta di borse di studio per programmi di scambio e di ricerca, con particolare riferimento a quelli relativi alle discipline nel campo dell’italianistica, e l’organizzazione di Summer school “Italofonia”, con la partecipazione di studenti da tutto il mondo;
• Potenziamento e valorizzazione della rete delle biblioteche e delle librerie italiane all’estero in quanto luoghi privilegiati per il dialogo e lo scambio interculturali e per la nascita di nuove comunità italofone;
• Rafforzamento della collaborazione nel settore editoriale, anche mediante programmi di incentivi ad hoc per la traduzione di opere da e verso l’italiano e la pubblicazione di opere in italiano, anche di carattere scientifico;
• Valorizzazione della lingua italiana quale strumento per la redazione di opere letterarie scritte da autori e autrici italofoni, costituendo – nell’ambito della Comunità -
l’Assemblea degli scrittori e delle scrittrici italofoni;
• Messa a punto di iniziative collettive di comunicazione in lingua italiana, anche attraverso la definizione di progetti in ambito televisivo, radiofonico o più in generale mediatico.
• Organizzazione di iniziative culturali e/o promozionali, con particolare riferimento all’ambito del teatro, del cinema, della musica, della moda e della gastronomia, volte a dare espressione all’identità della Comunità dell’Italofonia e a rafforzare l’interesse e la conoscenza dell’italiano nel mondo, anche attraverso l’individuazione di figure di riferimento, e nell’ambito di ricorrenze e anniversari di rilievo;
• Organizzazione di iniziative volte a rafforzare gli scambi economici e commerciali tra i
Paesi, come forum di imprese, anche nell’ottica del contrasto all’Italian sounding;
Rafforzamento della collaborazione scientifica, con valutazione degli spazi per una maggiore presenza di contributi in lingua italiana all’interno dei programmi nazionali, con progetti specifici per Paesi e settori, e con incentivi alle pubblicazioni in lingua italiana nelle scienze dure e nelle discipline quali architettura e ingegneria;
• Sostegno ai contenuti in lingua italiana nello spazio digitale, nei settori tecnologici e nell’ambito dell’Intelligenza Artificiale, anche nell’ottica di favorire lo sviluppo di linguaggi e processi di lA in lingua italiana;
• Sviluppo di una rete in italiano delle istanze di solidarietà e cooperazione, che valorizzi uno degli ambiti a cui è maggiormente associata la lingua italiana.

Dichiarazione di intenti importante, che andrebbe però confrontata con la situazione dell’italiano in Italia, dove lo stato continua la sua battaglia contro la propria lingua, esclusa progressivamente dalle università, dalle aziende, dai finanziamenti pubblici in ambito scientifico, sempre più priva di un lessico tecnico-scientifico e sostanzialmente sterile in fatto di neologismi a causa del ricorso quasi esclusivo all’uso di anglicismi non adattati, non tutelata da politiche linguistiche né indicata in Costituzione come lingua ufficiale della Repubblica (anche se altre leggi di fatto le danno questo ruolo). Un esempio su tutti: come promuovere l’insegnamento dell’italiano all’estero se poi gli studenti che vogliono studiare in Italia non possono farlo in italiano perché tutti i corsi di laurea sono in inglese?

Detto questo, noi di Italofonia.info – ce l’abbiamo scritto nel nome – siamo per natura favorevoli alla creazione di un’organizzazione internazionale dell’italofonia. Ora questa volontà politica sembra essere finalmente arrivata. Non restano che due cose da fare: crederci e metterla in pratica. Purtroppo due cose non da poco, soprattutto in Italia.


In copertina: foto da esteri.it


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