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“Quale che sia il futuro a cui guardate, il mio augurio è di realizzarlo senza mai perdere il legame con la lingua e cultura italiana, che state costruendo ora, a scuola, arricchendo il nostro Paese e il luogo in cui vivete di creatività e fantasia, mentre costruite il mondo di domani secondo le vostre aspirazioni e i vostri ideali”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, si è rivolto agli studenti delle scuole italiane all’estero in un messaggio diffuso ieri 28 settembre per la prima cerimonia di inaugurazione dell’anno scolastico 2022/2023.
Sono 37 attualmente le scuole italiane nel mondo, e moltissimi gli studenti e le studentesse di tanti Paesi diversi che, insieme alle loro famiglie, danno forma al loro futuro scegliendo il Sistema della Formazione italiana nel mondo. Di recente abbiamo parlato della Scuola italiana a Tirana, in Albania, gestita insieme alla Società Dante Alighieri, unico istituto nel Paese balcanico ad avere come unica lingua di insegnamento l’italiano, accanto all’insegnamento della lingua albanese. Con moltissimi alunni di Paesi diversi.
I riflettori puntati sulle scuole italiane all’estero non possono però che far tornare alla mente una ferita recente, ancora aperta. La chiusura definitiva, nel 2021, della Scuola italiana di Asmara, Eritrea, all’epoca la più grande al mondo per numero di studenti (all’80% eritrei). Tra l’indifferenza colpevole dell’Italia e la volontà del governo eritreo di nazionalizzare ogni istituto, la scuola a chiuso i battenti dopo oltre 118 anni di storia. Speriamo che questo sia solo un arrivederci e non un addio.
Il ruolo delle scuole italiane è fondamentale per la preservazione e la diffusione della nostra lingua e cultura nel mondo, e ci uniamo all’augurio del Presidente della Repubblica italiana Mattarella: “Felice e magnifico nuovo anno scolastico! Buona scuola a tutte e a tutti!”
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