Tunisia, la lingua italiana potrebbe diventare obbligatoria nelle scuole tecniche del Paese

SOSTIENICI CON UNA PICCOLA DONAZIONE
Condividi questo articolo:

 

Il Ministro italiano dell’Istruzione e del Merito, durante la visita istituzionale del 19 aprile in Tunisia, ha firmato un memorandum d’intesa nell’ambito dell’istruzione, con la sua omologa tunisina, la ministra Seloua Abassi.

L’accordo prevede la promozione di iniziative per migliorare la qualità dell’insegnamento della lingua italiana nel sistema scolastico tunisino e l’attuazione di un programma di interventi nel settore dell’istruzione tecnica, anche facilitando la mobilità di docenti e studenti tra i due Paesi. È prevista in particolare la realizzazione di un corso di qualificazione professionale rivolto a insegnanti tunisini di lingua italiana, perché diventino formatori a loro volta di docenti, e il rafforzamento dell’istruzione tecnica.

“Nel quadro della comune volontà di rafforzare il partenariato tra i due Paesi, la firma del Memorandum rappresenta un ulteriore passo verso una maggiore cooperazione nel settore delle politiche per l’istruzione. Il Ministero si impegna a incrementare lo studio della lingua italiana, parlata già da molti giovani nelle scuole tunisine, e a consolidare le strategie per migliorare i percorsi di istruzione tecnica e per contribuire all’innovazione industriale e allo sviluppo economico, attraverso la formazione di tecnici e professionisti altamente specializzati da impiegare in loco, presso imprese tunisine o italiane, o in Italia. Nella convinzione”, ha dichiarato il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara,  “che l’istruzione è leva fondamentale per il progresso dei Paesi”.

Per decisione congiunta dei due Ministri, sarà istituito un Comitato paritetico, composto da esperti italiani e tunisini, che, attraverso una visione strategica comune, consenta di attuare un significativo miglioramento della qualità dell’insegnamento della lingua italiana in Tunisia e garantire un’istruzione tecnica e professionale di eccellenza.

“Al termine dell’incontro, la Ministra Abassi ha annunciato l’intenzione di introdurre l’insegnamento obbligatorio della lingua italiana in tutte le scuole tecniche della Tunisia e nelle altre scuole con indirizzo tecnico. Questa decisione rappresenta per il sistema italiano una straordinaria opportunità” ha concluso il Ministro Valditara.

Non abbiamo trovato sulla stampa tunisina e nei comunicati del Ministero dell’Educazione nazionale della Tunisia un riferimento esplicito all’obbligatorietà dell’insegnamento dell’italiano nelle scuole tecniche, ma il comunicato del ministero italiano invece riporta questa dichiarazione della ministra Abassi. Verificheremo nel testo del memorandum, appena sarà reso disponibile, e aggiorneremo i nostri lettori.

Questo accordo è un buon passo nella giusta direzione, quella di dare alla lingua italiana un posto di rilievo all’interno del Piano Mattei per l’Africa, dato le enormi potenzialità che la nostra lingua ha in questo continente, di cui parlavamo in questo articolo dello scorso gennaio. Speriamo dunque che il governo continui a mettere l’italiano al centro delle proprie politiche di cooperazione con l’estero. E, perché no, magari anche di quelle interne. Perché una lingua che non ha più posto nel mondo universitario e professionale italiano, difficilmente rimarrà attrattiva per studenti, docenti, lavoratori e imprenditori stranieri.


Fonti: MIUR, Education.gov.tn, Open, Entreprise-Magazine, Tunisie Numérique

 


Questo sito è gestito gratuitamente da volontari che ne sostengono i costi. Aiutaci donando una cifra a tua scelta:

SOSTIENICI CON UNA PICCOLA DONAZIONE
Condividi questo articolo:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *