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I legami tra lingua italiana e Albania sono datati e profondi, e quella albanese è la seconda comunità straniera in Italia (quasi 500.000 persone) dopo quella romena. Una presenza alimentata dalle forti migrazioni avvenute nella prima metà degli anni ’90 a seguito dei cambiamenti politici che sconvolsero il Paese delle aquile.
Un legame che si manifesta anche nella letteratura. Esiste infatti una letteratura “migrante” albanese in lingua italiana. Proprio di questo argomento si è discusso pochi giorni fa nella capitale Tirana, in un convegno accademico al quale erano presenti diversi scrittori albanesi in lingua italiana, come Arben Dedja e Artur Spanjolli.
Hanno partecipato alla giornata anche altri autori, come Diana Culi, Prec Zogaj e Vera Bekteshi, le cui opere sono scritte in albanese e vengono tradotte in italiano.
“Penso che sia una discussione molto interessante, perché evidenzia come le culture vengono scambiate tra i due paesi a prescindere dalla traduzione. Inoltre, incontrando lettori stranieri comprendi come la letteratura sia una ponte che congiunge paesi, che ci fa conoscere l’un con l’altro e chi permette di comprendere le differenze.” – ha affermato la scrittrice Diana Culi.
Scrivere invece direttamente in italiano, per un madrelingua albanese, rappresenta la sfida di dover trasferire il proprio pensiero un un diverso sistema linguistico. Un fenomeno da sempre studiato dalla psico-linguistica.
Sia la letteratura in lingua albanese che quella prodotta in italiano da autori albanesi, è poco conosciuta, ma assolutamente viva e interessante. Questo articolo del giornale in rete Albania News propone una rassegna dei 15 autori più rappresentativi.
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Fonte e immagine: AlbaniaNews.it
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