L’USI sospende dopo 8 anni l’iniziativa “+italiano”: mancano i fondi

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Dopo otto anni le iniziative dell’ufficio “+ italiano” dell’Università della Svizzera Italiana (USI), volte a favorire una maggiore conoscenza della lingua e cultura della Svizzera italiana tra i giovani delle differenti regioni linguistiche in Svizzera, sono state sospese. Ad annunciarlo, il sito dell’ateneo. Le difficoltà riscontrate nella ricerca di contributi finanziari duraturi in grado di sostenerne la struttura e le numerose attività hanno infatti portato l’Università a sancire la conclusione dei progetti.

Le attività dell’ufficio, nate in linea con le priorità sottolineate dal Consiglio federale per la promozione delle lingue minoritarie svizzere (Messaggio sulla cultura), si concluderanno alla fine del 2019. La terza edizione del Convegno nazionale Italiamo l’8 e 9 novembre prossimi permetterà un’ultima volta ai docenti di italiano da tutta la Svizzera di ritrovarsi presso l’ateneo di Lugano per stringere rapporti con rappresentanti del territorio della Svizzera italiana: https://www.usi.ch/it/piu-italiano/italiamo/terzo-convegno

 



Vera piattaforma di scambio e incubatore di idee per la promozione dell’italiano, “+ italiano” ha infatti lanciato in questi anni, con le sue numerose attività, il dibattito sul ruolo proattivo che la Svizzera italiana può giocare per farsi conoscere nelle altre regioni linguistiche e fare rete, in un momento in cui l’insegnamento della lingua italiana in diversi Cantoni viene messo facilmente in discussione e l’immagine del sud delle Alpi è spesso ancora ferma allo stereotipo della Sonnenstube.

Grazie alla collaborazione con enti e istituzioni sia cantonali che nazionali, migliaia di studenti sono stati coinvolti nelle iniziative, che hanno toccato anche l’opinione pubblica al di qua e al di là delle Alpi. Tra queste spicca il progetto itinerante “+ identità: Settimana della Svizzera italiana”, che dal 2013 ha raggiunto ben 9 cantoni (VS, AR, BS, LU, VD, BE, JU, FR, ZG) attraverso scambi tra classi liceali, organizzati in collaborazione con l’Ufficio dell’insegnamento medio superiore del Cantone Ticino, eventi tematici e il coinvolgimento di personalità e rappresentanti politici.

Dal 2012 “+ italiano” ha proposto inoltre i Soggiorni linguistici estivi, momento di approfondimento delle conoscenze della lingua italiana per allievi liceali d’oltralpe. L’ottava e ultima edizione, che terminerà il prossimo 30 luglio 2019, vede la partecipazione di numerose famiglie ospitanti della regione del Luganese, coinvolte grazie alla collaborazione con il Liceo cantonale di Lugano 1 e il Liceo cantonale di Lugano 2.

L’USI coglie l’occasione per ringraziare le collaboratrici che hanno sviluppato e gestito il progetto – in particolare Nicole Bandion, fondatrice e responsabile dell’Ufficio “+ italiano” – come anche tutti gli attori dalle varie regioni linguistiche coinvolti in questi anni nelle numerose attività proposte per il loro importante contributo.

L’impegno dell’USI a favore dell’italiano resta vivo con le attività accademiche dell’Istituto di studi italiani (ISI), che propone un percorso completo in italianistica e numerose attività culturali relative alla lingua, alla letteratura e alla civiltà italiana e il programma di corsi di italiano gratuito, offerto agli studenti non italofoni provenienti dalle altre regioni della Svizzera e da più di 100 Paesi del mondo.

Noi di Italofonia.info lanciamo un appello ai privati e alle istituzioni che volessero finanziare il progetto per consentirgli di ripartire. La Svizzera è il secondo paese italofono dopo l’Italia, in cui la lingua di Dante è ufficiale a livello sia locale che nazionale. Parlato oggi come prima lingua da circa il 9% dei cittadini elvetici, l’italiano oltre le Alpi va sostenuto e monitorato. Attività che fanno le tante associazioni raccolte dal Forum per l’italiano in Svizzera e, appunto, l’USI. E’ importante fare di tutto perché un’iniziativa così importante come questa non venga perduta. C’è davvero bisogno di +italiano.


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