Mentone, ai confini del Principato di Monaco, è un antico dominio dei Grimaldi, con tanta presenza culturale italiana.

Destinazione turistica eccezionale, non solo spiagge e sole, ma un paesaggio meraviglioso là dove la montagna si getta nel mare. Qui a Mentone si incrociano l’arte barocca e la Belle Epoque e tanta storia legata a quella del Principato di Monaco. e anche dell’Italia. Acquisita nel 1346 da Carlo Grimaldi rimase per cinque secoli sotto la signoria dei principi monegaschi, e ne condivise i destini.

Nel 1848, che fu l’anno delle rivoluzioni in Europa, sia Mentone che  Roccabruna fecero secessione dal Principato di Monaco e proclamarono la loro indipendenza come città libere. La separazione aveva origine dal malessere che le due città, Mentone e Roccabruna, provavano sotto il regime dei Grimaldi, i quali imponevano una pesante tassazione alle già scarse attività economiche del principato. La conseguenza  fu che Mentone e Roccabruna si costituirono allora, per reazione, in Città libere, domandarono la protezione del Regno di Sardegna e furono amministrate di fatto da Casa Savoia. Tuttavia, nel 1861, in seguito agli Accordi di Plombières e soprattutto all’alleanza sardo-francese del 1859, le due città libere di fatto incorporate nella contea di Nizza divennero francesi, un anno dopo l’unione della contea di Nizza alla Francia.

Mentone é diventata nel tempo una destinazione turistica sempre più popolare, con tanti  piccoli alberghi, che noi italiani chiameremmo pensioni, costruiti lungo  il mare nel secondo dopoguerra. La città conta circa 30.000 abitanti, inoltre é  il centro di una vasta area che include circa 75.000 residenti. Quasi 5000 persone tutti i giorni vanno a lavorare a Monaco.

Oggi i mentonesi sono amici dell’Italia e degli italiani. I rapporti con la vicina Ventimiglia sono più che buoni. Quasi tutti i mentonesi parlano italiano, l’hanno studiato a scuola e lo praticano con i turisti e i residenti italiani. Lo stesso sito internet della città presenta, oltre alle versioni francese e inglese anche quella italiana, seppur realizzata col Traduttore di Google.

Ecco un elenco delle scuole di Mentone dove si insegna l’italiano

Collège André Maurois: 242 alunni

Collège Guillaume Vento: 369 alunni

Collège de la Villa Blanche: 135 alunni

Lycée Pierre et Marie Curie: 503 alunni di cui 70 presentano l’Esabac (bac franco-italien)

Lycée professionnel Paul Valery: 148 alunni.

Dati riferiti all’anno scolastico 2020/2021, comunicati dal Municipio di Mentone.

Anticamente a Mentone e a Ventimiglia si parlava ”quasi” lo stesso dialetto, chiamato, da questa parte della frontiera Mentounasc. La lingua locale ha qualche indicazione stradale, si può studiare a scuola a Mentone e a Roccabruna. Vi è pure una pubblicazione: Ou Païs Mentounasc.

A Mentone esiste  anche una importantissima istituzione universitaria: la facoltà di Scienze Politiche, filiale della rinomata Sciences Po di Parigi: è considerato il Campus mediterraneo della facoltà stessa, è stata fondata nel 2005. Ospita circa 300 studenti, la maggioranza non francesi. Gli stranieri sono infatti il 70%. Vi sono anche italiani. L’italiano è una delle lingue insegnate, accanto al turco, l’arabo, l’ebraico moderno, e il persiano. I corsi sono in francese ed inglese. L’indirizzo di studi, che comporta una formazione multidisciplinare, è rivolto alle regioni del Mediterraneo. La sede si trova  nel centro storico, in un palazzo monumentale di ispirazione italiana.

Mentone rientra a pieno diritto nell’area dei comuni di confine che, secondo il Trattato del Quirinale firmato tra Italia e Francia nel 2021, dovrebbe essere oggetto di una spinta verso il bilinguismo italiano-francese, da entrambi i lati della frontiera. Speriamo che questo possa essere di stimolo per il mantenimento e la diffusione della nostra lingua in città e paesi che, come abbiamo visto, hanno con la nostra cultura un legame plurisecolare.

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Questo articolo di Mauro Marabini viene da noi pubblicato per gentile concessione di Alter-Italia.com dove è apparso originariamente in versione integrale.

In copertina: veduta di Mentone dal mare, da wikimedia