Fernando Alonso rompe il protocollo stampa della F1 rispondendo in spagnolo invece che in inglese

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Il due volte campione di Formula 1 Max Verstappen ha finalmente conquistato il primo posto nel Gran Premio di Miami, lo scorso 8 maggio, dopo una pole position che ha visto tre ispanofoni sulla griglia di partenza.
Oltre a ciò che è accaduto sul circuito, ci sono state anche cose interessanti da sottolineare fuori dalla pista, tra cui Fernando Alonso (Aston Martin) e Carlos Sainz (Ferrari) che accompagnavano “Checo” Perez e nel periodo precedente al GP, dove è accaduto l’impensabile. È stato quando Fernando Alonso, il due volte campione del mondo, ha deciso di difendere l’uso della lingua spagnola nella conferenza, ignorando il protocollo della massima categoria del mondo dei motori, che impone l’uso dell’inglese. In inglese era stata posta la domanda di un giornalista spagnolo: “Come ci si sente a essere i primi tre piloti di lingua spagnola seduti lì?”. In inglese le prime risposte, poi quella di Alonso, che decide di usare la propria lingua.

“Stiamo per infrangere di nuovo le regole. Non dirò nulla di male, ma risponderò in spagnolo per tutte le persone che parlano spagnolo, la seconda lingua del pianeta, e meritiamo di rispondere nella nostra lingua”, ha detto.

Lo spagnolo ha sottolineato che è degno di riconoscimento il fatto che tre piloti di lingua spagnola abbiano ottenuto i tempi più veloci in qualifica, cosa che non è stata ottenuta in gara.

Tuttavia, Alonso ha sottolineato la potenza del trio latino sulla griglia di partenza, affermando: “Penso che sia un grande giorno avere un messicano e due spagnoli in Formula 1, in una prova a tempo per la prima volta nella storia”, ha detto.

Anche se il risultato sportivo non è stato quello sperato, con Checo e Alonso che si sono piazzati al secondo e terzo posto, l’universo della Formula 1 ha fatto da vetrina al peso della lingua spagnola, che timidamente comincia a reclamare più spazio anche al di fuori del proprio bacino linguistico.

Una notizia interessante, per una lingua che come l’italiano appartiene alla grande famiglia romanza. Più in piccolo, un paio d’anni fa avevamo parlato di un podio sciistico italofono, con una sciatrice italiana e una ticinese ai primi due posti. Il mondo dello sport diventa spettacolo, e lo spettacolo impone l’inglese per veicolare il suo marchio e i suoi messaggi commerciali, con relativo giro d’affari. Ma lo sport resta sempre una grande occasione d’incontro internazionale e dunque anche palcoscenico privilegiato per dare visibilità alla propria lingua. Italiano compreso.

 


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