Dubbi grammaticali? Il nuovo libro di Antonio Zoppetti

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Il 20 ottobre esce in libreria Dubbi grammaticali. La guida per evitare gli errori più diffusi (Mind Edizioni) di Antonio Zoppetti. L’autore è un collaboratore di Italofonia che ha dato vita al dizionario AAA delle Alternative Agli Anglicismi, ma non si occupa solo dell’interferenza dell’inglese, è molto attivo anche sul fronte della divulgazione dell’italiano, e sul nostro portale ospitiamo appunto una sua guida all’italiano corretto e un piccolo sito sui dubbi grammaticali che in Rete costituiscono delle fonti molto consultate.

Per la Mind ha già pubblicato Come non sbagliare mai più un congiuntivo. Nè confonderlo con un condizionale, e questo secondo libro in uscita sembra inaugurare una nuova collana dell’editore dedicata alla nostra lingua.

Il titolo si inserisce nel filone di vari libri dedicati alle criticità dell’italiano, ed è caratterizzato da un approccio molto moderno. Si sofferma su come le regole si sono determinate nel corso della storia e parte appunto dalla definizione di cosa è un “errore” mostrando come tra la norma e l’uso ci sia spesso uno scarto. In questi casi l’atteggiamento adottato non è mai “prescrittivo”, e ogni soluzione è lasciata al lettore. Se la corretta pronuncia di “io valuto” dovrebbe essere “valùto” – visto che il verbo valutare si dovrebbe coniugare come salutare – quasi nessuno la segue, e persino in televisione si sente dire “vàluto”. E allora la questione è ricostruita con questo duplice punto di vista: il libro si limita a indicare e commentare le rispettive possibilità; ma uniformarsi all’uso o distinguersi sfoggiando la dizione corretta dipenderà dagli intenti del lettore e dai suoi gusti.

In 14 capitoli dedicati ognuno a una diversa parte del discorso, il lavoro si concentra non sulle regole, ma sui dubbi più frequenti che attanagliano tutti, e punta a diventare un agile strumento (208 pagine) da tenere a portata di mano quando si scrive. Rispetto ad altri manuali del genere è strutturato in modo da rendere la rintracciabilità degli argomenti molto semplice, sia grazie a un corposo indice analitico sia perché la raccolta dei dubbi è esposta seguendo un filo logico che li raccoglie in modo molto pratico. Dunque, dopo i dubbi di pronuncia, seguono quelli che riguardano gli accenti grafici, la punteggiatura e gli apostrofi, l’ortografia, il lessico, la formazione dei plurali, il sesso dei nomi, i verbi…

Il libro include anche le norme editoriali, cioè le convenzioni che si impiegano nell’editoria anche se non sempre fanno parte della grammatica, dalle famigerate “d eufoniche” che è meglio evitare nella scrittura professionale, ai caratteri speciali e non alfabetici, dalle norme per l’impiego di corsivo e grassetto alla regolamentazione dell’uso delle maiuscole.

L’ultimo capitolo è dedicato invece alle cosiddette “leggende grammaticali” e cioè quelle regole, spesso diffuse e radicate, che non hanno però ragione d’essere, e ancora una volta sono analizzate da un punto di vista storico, e la loro osservanza o “disobbedienza” è spiegata lasciando al lettore la libertà di decidere come operare con consapevolezza.

Di seguito, per gentile concessione dell’editore, pubblichiamo in esclusiva e in anteprima tre assaggi che servono a comprendere come il libro è scritto e strutturato.

Il genere dei nomi geografici

Le scarpe marrone o “marroni”? I colori e gli aggettivi invariabili

Meglio scrivere “sé stesso” o “se stesso”?

 


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