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In questi giorni in cui in Italia e in molti altri Paesi le famiglie si preparano al rientro in classe di bambini e ragazzi, l’italiano di negozi specializzati e siti commerciali si riempiono di “Back to School” locuzione inglese che identifica questo periodo dell’anno, che altrove ha invece termini autoctoni consolidati come la “Rentrée” francofona.
Un’eccezione importante però fa bella mostra di sé.
Amazon.it, portale italiano dell’azienda che domina il settore del commercio elettronico, sceglie quest’anno di intitolare l’area dedicata agli articoli scolastici con un più chiaro “Ritorno a scuola”. Una scelta che certo non cancella l’uso di anglicismi in altre parti del sito e dell’applicazione del colosso statunitense, ma che sembra proseguire un filone che ha visto altre recenti scelte in favore dell’italiano rispetto all’inglese.
A gennaio la dicitura “Amazon’s Choice” accanto agli articoli selezionati dal portale era stata infatti sostituita da un più chiaro “Scelta Amazon”.
Prima ancora, era stato il servizio “Amazon’s Warehouse” ad essere rinominato in “Amazon Seconda mano“.
In quest’ultimo caso l’azienda aveva esplicitato che la motivazione del cambio era la scarsa chiarezza del nome precedente, segnalata dai clienti stessi:
“ […] Abbiamo però notato che il nostro nome non era molto chiaro. Diamo ascolto ai nostri clienti, e vogliamo offrire la migliore esperienza possibile a chi acquista nel nostro negozio. Per questo, siamo lieti di annunciare che da ora in poi Amazon Warehouse cambierà nome e diventerà Amazon Seconda mano”.
Si tratta di scelte ancora isolate, ma il peso dell’attore coinvolto forse farà comprendere a più persone che, dove si parla italiano, usare la nostra lingua è ancora la scelta più efficace. Anche per vendere i propri prodotti.
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