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Avere più punti di vista su una stessa notizia aiuta a formarsi un’opinione più completa. Per fare questo, perché non spingersi a leggere o ascoltare mezzi d’informazione diversi da quelli del proprio Paese? Se chi è di madrelingua inglese, francese, o spagnola, ha un’ampia scelta di media internazionali nella propria lingua, per l’italiano non è esattamente così. Ma non si deve neanche credere, come fanno molti Italiani, che giornali, radio e TV nella lingua di Dante esistano solo in Italia.
Nei Paesi e nelle regioni dove l’italiano è ufficiale, ci sono mezzi d’informazione nella nostra lingua. Per esempio in Svizzera, dove oltre alla RSI, Radiotelevisione svizzera di lingua italiana, esiste Teleticino, la piattaforma TIO.ch, il Corriere del Ticino, e altri ancora. San Marino ha la sua radiotelevisione, visibile anche dall’Italia, il Vaticano ha il suo Centro Televisivo, oltre al quotidiano L’Osservatore Romano, mentre le comunità italofone di Slovenia e Croazia possono contare su RadioTV Capodistria, sulle pubblicazioni di Edit, come La voce del popolo, e sul notiziario dell’emittente privata croata TV Nova.
Ma la presenza globale dell’italiano va oltre la coufficialità, grazie soprattutto alla enorme presenza di emigrati italiani e di oriundi loro discendenti. Si calcola che la diaspora italiana conti 80 milioni di oriundi, la seconda maggiore al mondo dopo quella cinese. Una comunità che in alcune nazioni come Argentina o Brasile arriva a costituire quasi la metà dell’intera popolazione. Ed ecco allora i giornali sudamericani come La Voce d’Italia, quelli nordamericano come il Corriere Canadese o La Voce di New York, il Globo australiano, solo per citarne alcuni. Anche in Africa esistono radio e giornali che raccontano in italiano questo immenso continente. In Israele la comunità locale pubblica un suo sito di notizie, mentre il punto di vista palestinese è affidato a un giornale in linea curato dall’associazione di Amicizia italo-palestinese. Paesi come la Germania o Malta hanno comunità di italiani numerose e floride, che hanno propri organi di informazione. La Corsica sta puntando sull’intercomprensione tra lingua corsa e italiana come volano di sviluppo sociale ed economico, e di ecologia linguistica e culturale rispetto al resto della Francia. La comunità albanese in Italia, invece, crea un ponte tra la Penisola e il Paese delle aquile anche attraverso la diffusione di notizie in italiano sull’Albania.
Infine ci sono infine casi come quello della Repubblica popolare cinese, che attraverso Radio Cina Internazionale e il suo sito internet fornisce il proprio punto di vista ufficiale sulle notizie interne ed estere. In molte lingue, tra cui l’italiano. Caso simile a quello della Pravda russa, che fino al 2018 aveva anche un’edizione digitale in italiano.
Esiste dunque una vera e propria stampa italofona estera, che però è frammentata e dunque difficile da fruire. Italofonia ha pensato di far emergere questa galassia attraverso un nuovo servizio gratuito ai suoi lettori: “Dal mondo, in italiano” un aggregatore di diverse testate in lingua italiana sparse sui vari continenti, in continuo aggiornamento.
Vuoi approfondire ciò che si dice in Germania sulla crisi energetica? O le opinioni che circolano negli Stati Uniti sull’amministrazione Biden. Saperne di più sull’ultima decisione popolare su cui si sono espressi gli Svizzeri? Oppure ti interessa vedere l’Italia raccontata da fuori? In tutti questi casi puoi saperlo direttamente alla fonte, da giornalisti e creatori di contenuti che vivono o provengono da quei Paesi. Senza mediazioni, nella tua lingua.
Sul sito, via flusso RSS o sul canale Telegram dedicato, potrai leggere gratis le notizie in lingua italiana, filtrandole per Paese o singola testata. Cliccando su ciascuna notizia si viene rimandati all’articolo originale. Gli articoli vengono aggiornati automaticamente ogni ora, sono tutti in lingua italiana (tranne piccole eccezioni che possono capitare, fuori dal nostro controllo). Ciascun articolo viene mantenuto sull’aggregatore per 30 giorni, permettendo anche di ritrovarlo nei giorni successivi la pubblicazione, tramite un motore di ricerca. Cerchiamo di dare priorità ai media che offrono articoli visibili senza abbonamento. In questa prima fase abbiamo volutamente escluso i mezzi d’informazione dell’Italia, concentrandosi in primis sulla galassia italofona esterna ai confini italiani.
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