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La Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Fiume ha ospitato il 29 settembre l’edizione 2022 della Giornata di Studio del Nord Adriatico – Temi giuridici di attualità, uno tra gli appuntamenti più significativi nell’ambito della collaborazione tra le comunità accademiche italiana e croata, aperta alla partecipazione dei colleghi sloveni. Un convegno internazionale che segnaliamo per il fatto di avere come lingua ufficiale l’italiano, come riportato anche alla pagina 16 del programma. Una caratteristica posta in rilievo sia dai promotori – tra i quali il Centro interuniversitario d’eccellenza “Jean Monnet” di Abbazia – che dai sostenitori dell’appuntamento nel cui Comitato di programma e organizzativo siedono Sandra Winkler, Iva Tuhtan Grgić, Budislav Vukas, jr., Nataša Žunić Kovačević e Ivana Kunda.
“Ringrazio molto l’Università di Fiume e la Facoltà di Giurisprudenza e tutti coloro che concorrono all’organizzazione di queste Giornate, giunte alla quarta edizione. Un appuntamento – ha notato l’ambasciatore italiano in Croazia, Pierfrancesco Sacco – ormai consolidato e importante nel panorama accademico, culturale, giuridico e storiografico tra Italia, Croazia e Slovenia e che si svolge in lingua italiana. Cosa che naturalmente mi fa molto piacere”.
Significativo anche anche il commento del Console generale d’Italia a Fiume, Davide Bradanini: “Questa Giornata di studi giuridici è ormai una tradizione nel panorama culturale e accademico fiumano. Anche quest’anno vengono affrontati e discussi, in dialogo tra le due sponde dell’Adriatico, fra tre Paesi, Italia, Croazia e Slovena, temi di stretta attualità che in qualche modo rappresentano l’infrastruttura legale di rapporti culturali, politici ed economici molto profondi, storici di questa regione, se così vogliamo chiamarla, che si estende dal Veneto alla Regione litoraneo-montana passando per l’Istria croata e slovena e per Trieste”, ha osservato Bradanini, mettendo in evidenza che nel primo semestre del 2022 l’Italia, dopo otto anni, è tornata a essere il primo partner commerciale della Croazia sia per l’importazione che per l’esportazione.
Bradanini ha definito “non banale, ma al contrario molto significativo” il fatto che il convegno si tenga in lingua italiana. “L’italiano non è solo la lingua della nostra Comunità Nazionale Italiana, della componente italiana in Croazia, che ovviamente è molto importante, ma anche lingua di lavoro della cooperazione e collaborazione scientifico-accademico-universitaria. Quindi una lingua importante in Croazia, una delle più studiate in Croazia, anche da parte di non appartenenti alla nostra Comunità nazionale”, ha sottolineato il Console generale.
Nel corso del suo indirizzo di saluto la preside della Facoltà di Giurisprudenza, Vesna Crnić-Grotić, ha espresso l’auspicio che il simposio possa fornire risposte a interrogativi di comune interesse. “La nostra Facoltà ha sempre puntato sulla qualità. In tutte le lingue. L’uso dell’italiano sta dimostrando che esistono connessioni culturali e storiche, senza false connotazioni politiche”, ha rilevato.
L’elenco dei relatori delle sei sessioni dell’evento includeva professori, docenti, assistenti, ricercatori, giudici, notai, avvocati e consulenti fiscali croati, italiani e sloveni.
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