L’italiano non è una delle lingue ufficiali dell’UNESCO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura), che sono le stesse dell’ONU (inglese, francese, spagnolo, russo, cinese, arabo). Esso però è tra le lingue ufficiali della Conferenza Generale dell’UNESCO, insieme a portoghese, hindi, e le sei lingue ufficiali ONU.
L’ufficialità è espressa alla regola 52 del documento che regolamenta la Conferenza. Qualunque stato può richiedere che una lingua (non più di una per stato) sia resa ufficiale. La regola 53 stabilisce invece le prerogative date dallo status di ufficialità.
Alla Conferenza Generale è affidato il potere decisionale dell’UNESCO; partecipano ad essa i rappresentanti di tutti gli Stati Membri che si incontrano ogni due anni per stabilire le politiche e le principali linee guida per il lavoro concreto dell’Organizzazione. Seguendo il principio democratico di pari uguaglianza tra gli Stati Membri (un voto per Paese), la Conferenza Generale approva il programma generale ed il bilancio dell’UNESCO. Ogni quattro anni, nomina il direttore Generale su indicazione del Consiglio Direttivo.
L’Italia è attualmente il Paese al mondo con il maggior numero di siti patrimonio dell’umanità UNESCO.