A Firenze il museo della lingua italiana

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Firenze potrebbe ospitare “un museo che celebri e insegni la storia dell’italiano che, come ogni lingua, è lo specchio della società che la parla e, al contempo, tesoro depositato dalle generazioni che, prima di noi, l’hanno parlata: essa è veramente un’eredità”. Lo ha detto Giuseppe Conte, presidente del Consiglio italiano, intervenendo alla cerimonia d’apertura dell’anno accademico dell’Ateneo fiorentino.



L’idea era partita da una petizione del linguista Giuseppe Antonelli che cominciava così:

“La lingua italiana non ha mai avuto un suo museo. Un museo grande, articolato, tecnologico come quelli dedicati ad altre lingue. A dispetto di proposte e tentativi, quel museo è rimasto un sogno. Questa petizione è un modo per avviare la realizzazione di quel sogno. Solo con l’impegno diretto del ministro Franceschini e del Ministero per i beni culturali si potrà concretamente realizzare quel progetto di un Museo della lingua italiana per cui da tempo collaborano le grandi istituzioni culturali che nel nostro Paese si occupano della lingua: l’Accademia della Crusca, la Dante Alighieri, l’Accademia dei Lincei, l’Associazione per la Storia della lingua italiana, l’Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani. La lingua è da sempre lo specchio di una società e l’italiano non fa eccezione. Porta in sé – stratificati – secoli e secoli di storia, ma continua a riflettere – giorno per giorno – l’evoluzione del nostro costume, della nostra mentalità, delle nostre abitudini. La lingua italiana rappresenta non solo uno straordinario patrimonio culturale, ma un bene comune di cui è fondamentale prendersi cura. L’italiano siamo noi”.

Il museo della lingua italiana, che dà anche il titolo a un recente libro di Antonelli, ha raccolto il favore di moltissimi intellettuali e cittadini comuni, fino al ministro dei Beni culturali Dario Franceschini e al sindaco di Firenze Nardella, che hanno suggerito proprio la città natale di Dante come possibile sede del museo. Si attendono nei prossimi mesi maggiori dettagli e, auspichiamo, un cronoprogramma per la realizzazione del progetto.

 


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